Essere soli, sentirsi soli, o voler stare da soli?

Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
Cesare Pavese

Quando si pensa alla solitudine vengono in mente degli scenari negativi ricchi di tristezza e dispiacere.

Cosa è la solitudine e come può essere utile comprendere una persona affetta da solitudine?

Chi si sente solo e dunque prova solitudine, mette in atto un atteggiamento che esclude dalla propria vita ogni relazione sociale.

Qui è importante fare una differenza tra:

  • #1 – Chi ama stare da solo
  • #2 – Chi NON ama stare da solo
  • #3 – Chi soffre di solitudine

#1

Nel primo caso, le persone che stanno bene da sole, sono quelle persone che hanno sviluppato una forte autostima e autoefficacia e dunque non hanno bisogno di nessuno per sentirsi appagati poiché lo sono già.

Gli individui, sia uomini che donne di qualunque età, stanno bene da soli nel momento in cui si sentono indipendenti e liberi di svolgere qualunque azione sia nella propria vita sia nel proprio lavoro.

Sono coloro che provano piacere nel dedicare del tempo per se senza avere un compagno, una compagna, un amico, un genitore al quale si addossano per fare qualcosa.

#2

Tutte le persone che non stanno bene da sole, e dunque chi ha scarsa autostima e scarsa autoefficacia, sono quelle persone che non credono in se e nelle loro capacità e hanno il bisogno di appigliarsi a qualcuno o a qualcosa per svolgere le loro mansioni. 

Queste persone soffrono se stanno da sole e incolpano gli altri nel momento in cui non sono disponibili.

Ad esempio, atteggiamenti tipici di chi non sta bene da solo sono l’imputare al compagno o alla compagna il fatto di uscire con amici o amiche e il non stare costantemente con lei o lui.

Queste persone non riescono a vivere se non “parassitano” qualcuno. Purtroppo come detto precedentemente, questo atteggiamento è dato da una scarsa sicurezza di se e delle proprie capacità.

Per approfondire l’argomento leggi l’articolo sull’autostima ? Come migliorare l’autostima

E sull’ autoefficiacia ? Autoefficacia – cosa è e come svilupparla in 4 mosse

#3

Le persone che invece soffrono di solitudine sono quelle persone che allontanano ogni essere umano dalle loro relazioni sociali. 

Questi individui hanno costruito la loro solitudine sulla convinzione che imparare a stare da soli può giovare alla propria vita. 

Purtroppo questo atteggiamento è davvero dannoso per la propria vita perché si guardano tutte le persone con diffidenza. Chi è affetto da solitudine sospetta sempre dell’altro, non ha fiducia e si pone sempre sulla difensiva.

Queste persone hanno la convinzione che per poter stare bene con gli altri, prima di trovare l’uomo giusto o la donna giusta devono prima imparare a stare da sole.

Ma davvero l’essere umano è nato per stare da solo?

Noi abitanti della terra siamo una specie che ha necessità di vivere a contatto con gli altri esseri umani, ed essere accolti dal calore e dalla presenza altrui.

Per poter uscire da questa situazione è fondamentale prendere consapevolezza della situazione e capire che c’è una grande differenza tra lo stare bene da soli e la solitudine.

La solitudine a lungo andare porta a stati di profonda tristezza e frustrazione.

Invece, lo stare bene da soli porta al godere al 100% del momento che si trascorre con se stessi e del godere pienamente il tempo che si trascorre con gli altri.

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